Ago 29 2013
Siracusa. La piccola Nadha, immigrata e siriana, simbolo della vita. Sbarcati altri 70.
E’ lei il simbolo della vita che trionfa nelle circostanze più difficili. E’ lei il simbolo della speranza che accompagna il viaggio di chi abbandona patrie prive di prospettive future. Si chiama Nadha, pesa 2 kg e 700 grammi ed è nata su un barcone giunto dopo una settimana di viaggio, con la mamma, il papà e il suo fratellino di appena tre anni. La Croce Rossa Italiana ha trasportato, subito dopo il loro attraco al porto di Siracusa, la giovane diciannovenne e la piccola all’ospedale Umberto I per le prime cure. Gli immigrati, quasi 500 in due giorni, sono prevalentemente di nazionalità siriana e fuggono dal conflitto in atto tra ribelli e il regime di Assad. Nella mattinata odierna, la Guardia Costiera ha rintracciato, al largo delle coste siracusane, un’imbarcazione con a bordo 70 cittadini extracomunitari (di cui 64 uomini, 2 donne e 4 bambini) di nazionalità siriana. Gli immigrati, dopo essere stati ospitati a bordo dei natanti della Guardia Costiera, sono giunti presso il porto di Siracusa alle ore 9.55 dove sono stati rifocillati, visitati ed identificati. Al termine delle consuete procedure, gli stranieri saranno accompagnati nelle strutture di questa provincia.
Set 4 2013
Siracusa. PRELIEVO DI ORGANI SU UNA PROFUGA SIRIANA
La donna era una infermiera professionale a Damasco, ed era fuggita alla guerra assieme al marito e ai loro due figli. “Per le sue gravi condizioni di salute verificate al momento dello sbarco, con evidenti segni di sofferenza cerebrale – sottolinea il coordinatore dell’Ufficio Trapianti dell’Asp di Siracusa Franco Gioia – era stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Umberto I e, dopo due giorni, per l’aggravarsi delle condizioni, era stata trasferita nel reparto di Rianimazione. Il decesso è avvenuto ieri sera e il marito, pur nella sofferenza per la perdita della propria consorte, travalicando i confini della disperazione per la guerra che li ha costretti a fuggire e il proprio credo religioso islamico, non ha esitato a dare un segnale di grande altruismo al popolo che li aveva accolti acconsentendo al prelievo di fegato e reni per restituire la vita ad altre tre persone”.
Il prelievo è stato eseguito dalle equipe provenienti dall’Ismett di Palermo, dal Policlinico di Catania e dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Il fegato e un rene sono andati a Palermo, l’altro rene nel capoluogo etneo.
By Patrizia Tidona • TGSTAR • • Tags: ospedale umberto primo, prelievo organi, sbarchi, Siracusa, siria